BILANCIO CONSUNTIVO ENPAPI: I NUMERI DEL 2020

Ottobre 18, 2021

Cari Colleghi e care Colleghe,

vi presento il Bilancio Consuntivo dell’esercizio 2020, il primo che restituisce numericamente alcuni dei risultati della nostra azione politica e che mette in evidenzia un risultato complessivo che, al di là del dato numerico, difficilmente qualcuno di noi poteva ipotizzare al momento del nostro insediamento.

È innanzitutto importante ricordare che questo Bilancio è il terzo documento consuntivo che viene presentato dopo le note vicende giudiziarie che hanno coinvolto i precedenti vertici ENPAPI e che hanno, purtroppo, gravato – e lo faranno ancora per diversi anni – sui conti dell’Ente.

I due precedenti documenti presentavano disavanzi ben maggiori, pertanto, il risultato odierno si colloca in un trend di assoluta ripresa e che dovrebbe riportare i conti dell’Ente, se saranno confermati i dati di previsione, in area positiva già nel 2021.

Il risultato economico del Bilancio 2020 è anche frutto dell’applicazione di criteri di assoluta prudenza, sia dal punto di vista della contribuzione stimata che dei valori finanziari considerati.

La percentuale di rivalutazione dei montanti che l’Ente ha dovuto, a norma di legge, applicare sui contributi dei propri iscritti, è la più alta degli ultimi 10 anni e probabilmente lo sarà anche in riferimento a quella degli anni immediatamente successivi al 2020.

Ma il fattore sul quale vorrei porre la maggiore attenzione è quello relativo al contenimento delle spese di gestione.

Il dato rilevato evidenzia un risparmio di circa il 30% rispetto al dato rilevato nell’ultimo anno di gestione della precedente consigliatura e di circa il 18% in meno rispetto alla media degli ultimi 10 anni.

Credo che questo sia un risultato di cui andare particolarmente fieri, in quanto rispetta in pieno uno dei principi cardine sul quale è stato basato il nostro programma politico.

L’esercizio oggetto del presente documento di Bilancio, è stato caratterizzato da eventi di decisiva importanza sia dal punto di vista politico che amministrativo/gestionale.

Oltre alle complesse tematiche di natura amministrativa e legale, già presenti al momento dell’insediamento, la nostra consigliatura ha dovuto far fronte, e lo sta facendo tuttora, anche a quelle legate alla crisi sanitaria che ha visto la nostra categoria coinvolta con un ruolo di primissimo piano.

Mentre ci appare ben chiaro sia l’impegno profuso quotidianamente nello svolgimento della nostra missione, sia l’impatto che la pandemia ha lasciato nelle nostre vite lavorative, familiari e personali, ancora oggi non appaiono altrettanto chiare le ripercussioni dell’emergenza sanitaria sulle dinamiche economiche della libera professione infermieristica.

Le difficoltà riscontrate inizialmente nello svolgimento della professione autonoma – in termini di reperimento dei DPI indispensabili per la corretta esecuzione delle prestazioni sanitarie – unitamente alle complesse dinamiche occupazionali che hanno caratterizzato le varie fasi dell’emergenza (il ricorso, a volte indiscriminato da parte dei committenti in emergenza, a forme contrattuali non ordinarie) hanno impedito la completa comprensione delle dinamiche retributive – e quindi contributive – della platea dei nostri assicurati.

Al termine del 2021 sarà possibile avere una maggiore contezza del fenomeno, soprattutto con l’acquisizione delle comunicazioni reddituali per l’anno 2020.

Un dato incoraggiante è invece sicuramente rappresentato dai flussi contributivi in ingresso che hanno fatto registrare un incremento superiore al 5% rispetto al 2019. Tale fenomeno è indice di una condotta rigorosa da parte di coloro che, nonostante le difficoltà economiche generate dall’evento pandemico, non hanno smesso di riconoscere l’importanza dell’Ente e dell’obiettivo di tutela previdenziale che esso persegue.

Il Presidente Dott. Luigi Baldini


RISULTATO D’ESERCIZIO 2020 E COSTI DI GESTIONE

Il Bilancio Consuntivo 2020 è il primo che restituisce numericamente alcuni dei risultati dell’azione politica, mettendo in evidenza un risultato complessivo che difficilmente era ipotizzabile.

I due precedenti Bilanci presentavano disavanzi ben maggiori, pertanto, il risultato odierno si colloca in un trend di assoluta ripresa. Il risultato economico del Bilancio 2020 è anche frutto dell’applicazione di criteri di assoluta prudenza, sia dal punto di vista della contribuzione stimata sia dei valori finanziari considerati.

Ma il fattore sul quale è importante porre la maggiore attenzione è quello relativo al contenimento delle spese di gestione. Il dato rilevato evidenzia un risparmio di circa il 30% rispetto al dato rilevato nell’ultimo anno di gestione della precedente consigliatura e di circa il 18% in meno rispetto alla media degli ultimi 10 anni.

 

GLI ISCRITTI

L’attuale consigliatura ha avuto la responsabilità di insediarsi e di dare avvio alla propria azione amministrativa nel pieno della fase storica probabilmente più delicata dell’intera vita dell’Ente.

Alle difficoltà già note si sono aggiunte, nel corso del 2020, quelle connesse all’impatto dell’emergenza sanitaria tuttora in atto.

È superfluo sottolineare quanto tale situazione abbia avuto impatto sulle dinamiche lavorative e personali della categoria infermieristica. I dati che sono emersi nel corso dell’anno, relativamente alla quantificazione economica degli andamenti reddituali e delle dinamiche lavorative legate alle modalità di svolgimento della professione, sono di complessa identificazione. Gli elementi, sulla base dei quali è possibile fare un primo bilancio, sono quelli relativi agli andamenti delle nuove iscrizioni e delle richieste di esoneri contributivi.

Al 31 dicembre 2020 è stato osservato un calo degli iscritti che operano in regime di libera professione appartenenti alla Gestione Principale causato dal numero di domande di esoneri contributivi eccedenti rispetto alle domande di iscrizione.

Contestualmente sono cresciuti gli iscritti contribuenti appartenenti alla Gestione Separata che svolgono la propria attività con contratto di collaborazione.

Il fenomeno è probabilmente spiegabile in relazione alla necessità, da parte delle strutture sanitarie, di ricorrere al reclutamento di forza lavorativa da inserire in organico per far fronte all’emergenza in atto attraverso l’instaurazione di rapporti di lavoro dipendente a tempo determinato attingendo alla platea dei liberi professionisti o attraverso l’instaurazione di rapporti di collaborazione.

CONTRIBUZIONE IN ENTRATA E CREDITI VERSO GLI ISCRITTI

Sul fronte degli incassi, l’andamento è fortemente positivo rispetto alle previsioni, effettuate un anno fa, seguendo logiche prudenziali legate alle difficoltà lavorative emerse nelle prime fasi della pandemia.

Nonostante il particolare periodo storico, caratterizzato dalla pandemia da COVID 19, si è deciso, in ogni caso, per garantire la giusta tutela previdenziale e assistenziale, di porre la massima attenzione anche sull’azione di recupero del credito pregresso. Questa decisione ha dunque portato alla necessità di rafforzare l’organico e di valutare la sottoscrizione di una convenzione con l’Agenzia delle Entrate, efficacie e vantaggiosa per gli iscritti.

LE PRESTAZIONI PREVIDENZIALI E GLI INTERVENTI ASSISTENZIALI

L’analisi in merito agli impatti dell’emergenza da COVID-19, non può non riguardare le azioni intraprese, in termini di prestazioni assistenziali a sostegno della platea degli assicurati ENPAPI. L’Ente ha ottemperato con tempestività in tema di anticipazione del reddito di ultima istanza in favore dei liberi professionisti per i mesi di marzo, aprile e maggio. In aggiunta al citato provvedimento governativo, in tema di sostegno al reddito dei liberi professionisti danneggiati dall’emergenza sanitaria, ENPAPI ha deciso di intervenire estendendo la platea dei destinatari della provvidenza ai propri professionisti pensionati titolari di unica pensione (quella erogata dall’Ente) che risultavano esclusi dal beneficio di legge. Un altro intervento messo in campo nel corso del 2020 è quello denominato “Sussidio Quarantena Covid-19” ed ha riguardato gli assicurati ENPAPI risultati positivi al coronavirus o costretti ad inattività, anche solo per quarantena precauzionale per un periodo inferiore ai 30 giorni.

Uno degli obiettivi primari della nuova gestione ENPAPI è il miglioramento dei rapporti con gli assicurati, da raggiungere attraverso modalità di interazione più efficaci. I canali di comunicazione, attraverso i quali è possibile cercare di ristabilire il corretto e fluido transito delle informazioni da e verso gli iscritti, passano necessariamente attraverso i canali telefonici e telematici. Intorno a questo presupposto si è basato l’impegno nello sviluppare ed apportare migliorie nei servizi messi a disposizione dei professionisti, al fine di affiancarli e sostenerli nell’attività professionale.